sabato, giugno 22, 2024

Pane e olio EVO l'arte nel piatto Simona Lauri

 


““Bambini …la merenda è pronta!”
chi non si ricorda questa frase gridata dalle nostre mamme quando si giocava nei cortili o nei campi? La risposta molto spesso era: “No, mamma adesso NO… dopo. Ora sto giocando!”

Già… per noi ragazzini di allora (ora con qualche capello grigio di troppo), la merenda era di solito pane e olio o pane e cioccolato.

Qualcuno di voi starà inorridendo solo all’idea, perché il suo nutrizionista info social gli ha detto di eliminare dalla dieta, pane, grassi, carboidrati e di mangiare solo proteine, fibre dimenticandosi i principi basilari della Dieta mediterranea già Patrimonio Culturale e Immateriale dell’umanità dal 2010. Siamo tutti obesi per questo? Per carità, magari qualcuno lo è diventato per ben altri motivi, ma la nostra vita era; aria aperta, attività sportiva (gioco, svago, ginnastica) quasi tutto il pomeriggio, pane e olio con zucchero bianco (oibò!) per qualcuno sale (doppio oibò!) e cioccolato.“

Questa è stata l’introduzione della mia relazione, anzi direi delle quattro chiacchere tra amici che ho fatto con Fabio Bertoni e Luigi Caricato in occasione del Forum Pane e olio, l’abbinata vincente  tenutosi all’interno della manifestazione “Olio e Ristorazione” organizzata e diretta proprio da Luigi Caricato c/o Cascina Cuccagna a Milano.

 In Italia ci sono più di 500 cultivar di olive che generano oli EVO dai differenti fruttati specifici del territorio e circa 400 specializzazioni territoriali di pane, ciascuno identificativo di storia, località, provincia, regione. Sono circa 310 le specializzazioni alimentari territoriali DOP, IGP e STG di cui 15 legate proprio al settore dell’arte bianca; Piadina romagnola IGP, Coppia ferrarese IGP, focaccia con il formaggio di Recco IGP, Pane di Matera IGP, Pane di Altamura DOP, pane toscano DOP, pizza napoletana STG, pane casereccio di Genzano IGP, ecc.

Così come varietà olearie autoctone come Casaliva, Frantoio, Leccino  sono alcune cultivar della zona del lago di Garda, mentre Taggiasca prettamente ligure, Coratina, Nociara, Bella di Cerignola, Ogliarola salentina della Puglia , Biancolilla, Tonda Iblea, Nocellara Etnea, Nocellara del Belice della Sicilia, solo per citarne alcune.

Parlare di panificazionepane e olio, vuol dire parlare della storia della gastronomia italiana risalente ai tempi dei Greci (il primo popolo a creare il pane con le olive) e poi ripreso dai Romani che hanno sviluppato per primi sia la carta del pane sia la differente classificazione di farina; quella più bianca da destinare alla nobiltà e quella sempre più “sporca” riservata al ceto medio fino alla cruscame per gli schiavi. 

Sin dal 7000 a.C. si hanno tracce della coltivazione dell'ulivo in Siria, in seguito i Fenici lo diffusero su tutte le coste del Mediterraneo. La coltivazione dell'olivo era praticata all'interno di società evolute e stabili economicamente e socialmente (conoscenze botaniche, pratiche agricole, tecniche di lavorazione ecc.) come gli Etruschi che furono i primi produttori e commercianti di olio. Nel III sec a.C. vi era già la professione dell’”olivicoltore” cosi come i Greci furono i primi a introdurre la professione del “ panificatore”.

Dal tempo dei Romani, gli ulivi hanno sviluppato caratteristiche di adattamento al luogo di coltivazione. Tale adattamento ha avviato un miglioramento genetico della pianta, selezionando le varietà in base alle condizioni climatiche e agli attacchi parassitari di uno specifico territorio. L’ulivo è un albero che rimane strettamente legato al proprio luogo d’origine per secoli e, questa millenaria tradizione, evidenzia la tipicità e i differenti fruttati dell’olio, noti già al tempo dei Romani; olii sapidi della Sabina e leggeri della Liguria, mentre quelli pesanti di Spagna e d’Africa erano utilizzati soprattutto per l’illuminazione.

Parlare di fruttato vuol dire identificare quella sensazione olfattiva, più o meno intensa, che ricorda nettamente non solo l’oliva fresca, ma diversi sentori; foglia di pomodoro, pomodoro maturo, carciofo, mandorla, nocciola tostata, erba appena tagliata, ecc., dipendenti soprattutto dalle cultivar, dalla zona di produzione e dalle relative condizioni pedo-climatiche, ecc.

Le sensazioni di amaro e di piccante che si percepiscono all'assaggio sono importanti indicatori di qualità e salubrità; quanto più l'olio è amaro e piccante, tanto maggiore è il contenuto di composti fenolici, sostanze anti-ossidanti ecc.

Così come il fruttato, anche le caratteristiche di amaro e piccante dipendono dalle cultivar delle olive e dalla percentuale nel bland; la pugliese Coratina è particolarmente nota per l’intensa nota amara, mentre altre come Dolce di Rossano, Taggiasca sono più dolci e/o dalla nota amara molto mitigata.

Se la storia dell’olivicoltura si è modificata nei millenni così la stessa cosa  riguarda l’evoluzione delle varietà di frumento; T. monoscocca sp monoscocca (farro piccolo) T. turgida sp dicocca (farro medio e prima specie addomesticata), T. aestivum sp spelta (farro grande), T. aestivum sp vulgare (grano tenero) con le rispettive varietà antiche e storiche e T. turgidum sp durum (grano duro), presenti sulla Terra già 10 mila anni fa (T. monococcum sp monococcum) sono la prova di come l’agricoltura fosse simbolo di stanzialità, commercio, crescita socio-economica e politica dei popoli.

L’olio extravergine d’oliva EVO è decisamente uno dei componenti attrattivi del pane, pizza ecc., cosi come il pane lo è per l’olio; rappresenta un notevole valore aggiunto sia nutrizionale/sensoriale sia tecnologico.

PANE e OLIO si prestano a innumerevoli abbinamenti sia per assonanza sia per contrasto anche se quelli meglio riusciti sono sicuramente quelli che identificano i profumi del territorio locale.

A mio parere, un classico abbinamento per contrasto è sicuramente quello tra un olio EVO a fruttato intenso con un pane “ruvido” di segale o con fibre, lasciate acidificare in madre liquida oppure una pizza con topping acidi che contrastano la nota di testa amaro piccante dell’olio o ancora un plumcakes di agrumi con olio siciliano oppure con lamponi e qualche goccia di olio di Lentisco.

Se poi volessimo fare un altro abbinamento per contrasto a tre alimenti sceglierei un pane di tipo 0 con farina di quinoa (40%) abbinato a cioccolato fondente 70% e olio dal fruttato medio/intenso.

Come abbinamento di assonanza per una pizza gourmet, sceglierei un topping di radicchio rosso spadellato con olio EVO, peperoncino e noci, scaglie di Piave e un’emulsione dello stesso olio con miele di castagno.

L’accuratezza di certi studi qualche volta contrasta con la poca o addirittura scarsa cultura gastronomica di qualche personaggio social che pensa che l’olio sia tutto uguale, incurante non solo delle specifiche sensoriali di quello che hanno tra le mani, ma della differenza tra una mono cultivar, un bland, oppure uno di semi.  Già questo è abbastanza grave ma la situazione peggiora nel momento in cui si assiste a video in cui il personaggio maestro pizzaiolo di turno prima di infornare la pizza mette a crudo uno strato di olio EVO (assicurandosi che sia EVO) sulla superficie e poi inforna a 350/450°C.

Una bottiglia di olio non è solo un prezzo (ora 28 - 30 euro/litro per le DOP) ma cultura, territorio e storia così come il pane; far raggiungere nell’immediatezza il punto di fumo dell’olio sulla superficie vuol dire non aver compreso con quale ORO si stia lavorando. 

L’olio sulle pizze, focacce ecc., va messo dopo la cottura in modo che tutta la preparazione abbia l’assonanza o il contrasto creato; non capire questo vuol dire non comprendere l’arte del piatto.

 

 

giovedì, giugno 20, 2024

Pane ed eccellenze che portano lustro all'Italia - Simona Lauri

 





Il Pane e le Eccellenze che fanno parlare di sé portando lustro alla città e alla nazione.

 I Colori dell’Anima TRA ARTE E DIPLOMAZIA, progetto a cura della Pres. DOC Italy Tiziana Sirna, il Presidente dei Cavalieri di San Silvestro Mons. Luigi Casolini di Sersale, dell’Avv. Domenico Naccari Pres. Della Fondazione CRE, del Maestro Marco Orlandi e del Cons. Fabrizio Santori, Vice Presidente della Commissione Roma Capitale si è svolta il 17 giugno 2024 nella meravigliosa cornice dell’Ambasciata della Bulgaria a Roma; grazie alla collaborazione tra DOC Italy e l’Ambasciata di Bulgaria a Roma, l’ambasciatore S.E. Todor Stoyanov ha aperto le porte dell’Ambasciata e ha ospitato l’Italia e le sue Eccellenze.

DOC Italy ha omaggiato l’Ambasciatore e tutti i suoi ospiti con un tour tra i loro “Sapori e Saperi” con piatti della tradizione bulgara sapientemente eseguiti dagli Ambasciatori del Gusto DOC Italy con prodotti di nicchia e unici.


A rappresentare l’eccellenza della panificazione italiana con il “Pane di Tipo 1 con latte fermentato”, denominato “Rosa Mon Amour” c’era Simona Lauri di Varese, nonché Maestra Lievitista Ambasciatore del Gusto DOC Italy, panificatore artigiano e nipote d’arte, laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari, docente, giudice in campionati nazionali e mondiali di pane, grandi lievitati e pizza, vanto della panificazione italiana e varesina, vincitrice di premi e riconoscimenti sia nazionali sia internazionali. 

Simona Lauri ha omaggiato S.E. l’Ambasciatore con una composizione di pane Rosa Mon Amour, pensato e creato appositamente per l’occasione da lei e da Matteo Beretta de “Il Pasticcione” di S. Vittore Olona (MI) in segno di condivisione di arte, tradizioni, cultura, scienza, passione e anima tra i due popoli.

Il Pane italo-bulgaro Rosa Mon Amour nasce dalla necessità di coniugare sia il colore e la forma della Rosa Bulgara o Rosa Damascena sia l’aroma estratto dai petali della preziosissima varietà, tipica della Valle della Rose in Bulgaria, (la cui fioritura è proprio tra metà maggio e giugno!), con il L. bulgaricus, tanto conosciuto per le sue proprietà probiotiche nel settore caseario (yogurt, latti fermentati, ecc.) quanto sconosciuto proprio per la sua origine bulgara, ma soprattutto con l’arte tradizionale millenaria della panificazione italiana, attraverso le mani sapienti di due grandi eccellenze artigianali di Varese e di S. Vittore Olona (MI).  Il latte fermentato utilizzato è stato creato anch’esso dai due artigiani, partendo dal L. bulgaricus (isolato e identificato proprio dal medico bulgaro Stamen Grigorov proprio dallo yogurt naturale nel 1905) e S. thermophilus, i cui metabolismi simbiotici hanno prodotto un latte dalla caratteristica nota dolce, ma con acidità percepibile all’analisi olfattiva più che a quella gustativa.

In onore di una Terra, la cui tradizione culinaria in ambito di tipicizzazioni dolci, prevede l’utilizzo del miele, non potevano esimersi da un abbinamento per contrasto, sapientemente calibrato, con un’altra specialità di Varese, anch’essa presente con loro in Ambasciata Bulgara; il miele millefiori dell’Apicoltura Gervasini di Varese.  Il profilo sensoriale di quel particolare miele millefiori di Velate, dalla nota vegetale, floreale, canforata, lievemente legnosa e amara del tiglio/castagno era in perfetta armonia con le note dolci, acidule, floreali del pane Rosa Mon Amour.

Se Simona Lauri è nipote di tre generazioni di panificatori artigiani del luinese, Matteo Beretta non è da meno; ha mosso i primi passi con il padre Pietro più di trentacinque anni fa. Insieme al giovane Matteo, Pietro frequentava i corsi di aggiornamento per professionisti organizzati dall’Associazione di categoria (dove ha conosciuto Simona) e così facendo rafforzava un legame già molto forte tra lui, Matteo e il pane, inteso come Arte da tramandare da padre in figlio.

Chiaramente tutte queste specialità e i loro protagonisti le potete trovare unicamente a S. Vittore Olona (MI) presso il Pasticcione di Matteo Beretta e il miele c/o Apicoltura Gervasini a Varese.

Un grande onore e vanto per le provincie di Varese e di Milano, essere rappresentate da loro e soprattutto essere presenti a un tal evento dove, grazie a Simona Lauri e Matteo Beretta, hanno potuto far parlare di se attraverso il pane, le specialità territoriali e l’abilità dei due grandissimi professionisti.

 

 

 

sabato, giugno 15, 2024

Pane fresco, conservato, surgelato, farina insetti, cibo veleno intervista a Simona Lauri


Ho preparato una piccola scaletta degli argomenti, per chi si fosse perso la puntata di martedi 21 maggio, dell'Intervista fatta da Giuseppe Rovatti per la rubrica Servizio Pubblico FM Nuova Radio Web a Simona Lauri docente insegnante consulente panificatore artigiano giudice di gara maestro esperto di arte bianca panificazione. Pane fresco dal minuto 6.10 a 12.55, pane speciale da 13.00 a 16.00, corretta etichettatura e tutela consumatore da 16.17 a 18.19, denominazioni di fantasia 18.59 a 21.54, farina di grillo 21.53 a 24.0, fake veleno 26.55 a 28.22 dal 50.05 al 53.00, farine integrale e macinazione dal 28.37 a 32.05 dal 1.01.55 al 1.02.49, fornai disonesti dal 32.31 al 36.40, pane di una volta dal 37.14 al 43.46, pizzerie codici ATECO dal 46.50 al 47.00, consumo di pane 1.02.50 al 1.07, grani antichi 1.1106 al 1.17.25, cracker e sostituti del pane 1.18.02 al 1.20.22, farina 1vs 00 dal 1.21.48 al 1.25.47, dieta dal minuto 1.29.49 al 1.31. Potete ascoltare a questo link
Attendo i vostri commenti. Buona giornata.

giovedì, aprile 04, 2024

Arte della panificazione senza glutine Simona Lauri











Quando anche il senza glutine è Arte. Miscele appositamente studiate con sfarinati ad elevato quantitativo di fibre e tecniche di lavoro uniche che permettono di realizzare prodotti salutari senza gomma di guar, gomma xanthan, senza metil propil cellulosa, senza CMC ma solo SALUTE e BENESSERE allo stato puro. 
L'arte della panificazione e pasticceria senza glutine "senza" by Simona Lauri. Corsi eventi e consulenza 

Farina insetti allergia problematiche sanitarie. Video intervista Simona Lauri FM Nuova Radio Web

 



Per chi si fosse perso la diretta di Simona Lauri tecnico panificatore docente corsi panificazione consulente aziendale del 12 marzo 2024 ore 21.00 la può trovare qui https://www.youtube.com/watch?v=pvxbIubEovQ con FM Nuova Radio Web e Giuseppe Rovatti. Parliamo con obbiettività delle problematiche, pericoli e allergie che si celano dietro il consumo di insetti e di farina di insetti. Attenzione e massima allerta ai soggetti allergici perché c'è bibliografia internazionale su "Avvelenamento da Istamina" (non interessa più solo i pesci tonno, sgombro e sardine!)

Buon ascolto con Giuseppe Rovatti Servizio Pubblico FM Nuova Radio Web https://www.youtube.com/watch?v=pvxbIubEovQ

Maestra Lievitista panificazione Ambasciatori DOC Italy Simona Lauri

 Palazzo Valentini Roma febbraio 2024








Simona Lauri docente di panificazione in diverse realtà italiane ed estere, consulente aziendale, giudice in campionati mondiali di pane e pizza, corsi in Italia e all'estero, maestro formatore internazionale di Alta Formazione, panificatore artigiano, autore di diversi testi .
Investitura come Maestro Lievitista panificazione Ambasciatore DOC Italy DocItaly Maestri Eccellenze
Gli ambasciatori Doc Italy sono stati insigniti di questo ruolo per il loro Amor Patrio, per la passione, la dedizione, l’impegno con cui svolgono il proprio lavoro “ognuno nel settore di sua competenza”.
La loro Mission è svolta istintivamente essendo loro MODELLI di comportamento caratterizzati da straordinarie carriere, altissimo spessore e grande umiltà.
Un esempio per noi tutti e la speranza per un futuro pregno d’ ECCELLENZA.
La loro Etica, la loro Morale, l’attaccamento ai propri territori e le loro tradizioni li porta “NATURALMENTE” con le loro vite a promuovere il Made in Italy, le sue Eccellenze e la propria identità Nazionale
Il ruolo di “Ambasciatore Doc Italy per” nasce per dare valore e merito a quelle figure “SIMBOLO” che con il loro operato contribuiscono alla crescita dell’immagine e della notorietà dell’Italia mettendo in pratica azioni volte alla valorizzazione del patrimonio Italiano, le Arti e i mestieri.
Valorizzare il Nostro Stivale delle Meraviglie significa anche connettere tecnologia e storia locale, cultura produttiva e ambiente, infrastrutture e gusto del luogo; significa renderla più manifesta, più conosciuta, anche più solida e compiuta; significa considerarla come un deposito di valori, gli ambasciatori Doc Italy lo fanno istintivamente operando ognuno nella suo settore di competenza

domenica, febbraio 11, 2024

Corso Pane pizza focacce: gestione, tecniche, metodiche a confronto e innovazione

 

Tra i diversi corsi ecco...Finalmente in Emilia Romagna!
Ecco il mio prossimo Corso Evento Masterclass Simona Lauri aperto a tutti (professionisti e non) c/o la sede Pavesi Forni Modena il 13 - 14 aprile 2024. Un'occasione unica di formazione professionale per comprendere nei dettagli le differenze tra le metodiche di lavoro, le tecniche di questa arte, la scienza e lavorare insieme a me per realizzare prodotti adatti a tutte le occasione e a tutti i laboratori comprese le cucine di casa. Corso aperto che permetterà di viaggiare tra le differenti specializzazioni italiane di pizza e focacce e dove i protagonisti sarete voi.

 

ATTENZIONE:  posti limitati. 

 

Pizze dolci innovative, pane, pizza al formaggio, Crostoni e crostini, pizza classica, pizza in pala, focaccia genovese, barese, di Recco ecc. 

Per info e iscrizioni marketing@quotidiemagazine.it 

sabato, gennaio 06, 2024

Panettoni frodi legalità claim etichettatura vendita in nero codici ATECO

 
...
Sempre in un ambito di etichettatura, oltre al D.M.17 maggio 2017, le norme trasversali che regolamentano tale obbligo legislativo sono Reg UE 1169/11 e il D.Lgs. 116/2020. Solo a questo punto una non conformità legale relativa alla sola etichetta è sanzionata dal D. Lgs 231/17, dal D.Lgs. 206/2005 e può essere verbalizzata da Ispettori ICQRF, AGCM e da TUTTE le autorità di controllo e ispezione applicando la procedura prevista dalla Legge 689/81. Quindi, ricapitolando, solo per la corretta etichettatura, occorre rispettare obbligatoriamente due norme europee e una nazionale.
Un altro punto di verifica riguarda l’utilizzo delle indicazioni nutrizionali e sulla salute (claim); possono essere utilizzati solamente le indicazioni nutrizionali riportate nell’allegato del Reg Ce 1924/06 e rigorosamente in italiano se i prodotti sono commercializzati in Italia (art.15 Reg Ue 1169/11). E’ comunque facoltà di replicare l’etichetta in più lingue ma l’italiano è obbligatorio per l’Italia.
Pertanto gli attuali claim, tanto diffusi sui social quanto modaioli, come LOW CARB, HIGH PROTEIN, HI PRO, SLOW CARB cosi come sono scritti e riportati non sono ammessi (decreto sanzionatorio D.Lgs 27/17) per nessun prodotto soprattutto per prodotti dolciari in cui si utilizza il termine “Panettone”
Passiamo poi al secondo punto... 
Passiamo poi al secondo punto; Sicuri che tutti i professionisti possano produrre e vendere i panettoni, il pane, ecc.? Sicuri che i pizzaioli, chef, ristoratori nelle rispettive pizzerie, pizzerie d’asporto, ristoranti li possano produrre e vendere, nonostante si continui a vedere foto di panettoni nei locali più assurdi, persino librerie e tutti si vantino di tali produzioni?... Tratto da " La legalità questa sconosciuta" https://www.pieronuciari.it/wp/la-legalita-questa-sconosciuta/

Corso Evento Masterclass Lauri Tecnica gestione e metodiche a confronto

 


Buongiorno e buon anno a tutti voi. Inizio l'anno con un grande
corso evento Masterclass IFIP "Tecnica, gestione e metodiche a confronto" con Tony Sergione Gentile c/o la sede dei Forni Recchia a Valmontone (Roma).

E' aperto a tutti, professionisti, principianti, ristoratori, pizzaioli, foodblogger, appassionati casalinghi, chef, panificatori, che desiderano avere una formazione dettagliata, scientifica e in presenza con confronto diretto per comprendere ogni dettaglio e ogni fase dei metodi più comuni per realizzare pizza in pala, in teglia, classica e pane anche a casa.

Si confronteranno metodiche, si analizzeranno i profili e si procederà a una valutazione sensoriale dei diversi prodotti ottenuti, comprese diverse tipologie di pane con impasto duro, bastardo e molle. Una occasione UNICA per imparare, confrontarsi e acquisire le tecniche per risolvere da soli le situazioni.

Programma primo giorno
Descrizione dettagliata della preparazione
biga e poolish
Analisi sensoriale di differenti bighe e poolish
Realizzazione bighe, poolish, impasti e descrizione di differenti step di preparazione e gestione (temperature impasto, tempi, temperatura cottura ecc.)
Realizzazione pane di pasta dura (intrecciato, ecc.)
Realizzazione impasti di pizza in pala, classica e teglia con differenti % di bighe.

Programma secondo giorno
Cottura e analisi degli impasti preparati il giorno prima
Realizzazione di differenti pani con i impasti bastardi e molli
Ottimale abbinamenti di topping (farcitura) per pizze.

Per info e iscrizioni contattare Tony Sergione Gentile oppure inviare una email a marketing@quotidiemagazine.it


sabato, settembre 09, 2023

Eventi Corsi Master formazione passati Simona Lauri


 





Insetti ... mangiateli pure voi

 


E’ vero, c’è una certa ritrosia per non dire ribrezzo a mangiare le locuste, i grilli, d’altra parte siamo orgogliosamente italiani, ci nutriamo del vanto dei prodotti tradizionali che altri popoli e colture ci invidiano, ci curiamo con la dieta mediterranea riconosciuta nel mondo, di cui gli insetti non ne fanno parte.

Non essendoci dati specifici sull’Acheta domesticus non può di fatto essere considerato, a livello normativo, un “allergene” anche se di fatto lo è, non solo ma sembra che l’allergene sia proprio la chitina componente dell’esoscheletro (10), (11), (14) la stessa che ti consigliano di mangiare come  fonte di fibre (9) oltre alla presenza di pollini, di nuovi allergeni (20) come la tropomiosina e l’arginina chinasi (21), (22), (23), (24), (26), (27), (28)

In secundis gli insetti possono essere portatori di rischi sanitari sia per l’uomo sia per gli animali (15), (16) oltre a contenere sostanze anti nutritive, ecdisterone (17), (18), (19)  metalli pesanti come piombo, cadmio e fitofarmaci.

Anche se rappresentano un cibo iperproteico e del futuro (5) , secondo alcuni AA, sono comunque ed innegabilmente lontani dalla nostra cultura alimentare, tenendo conto che provengono da paesi extra UE come Cina, Vietnam, Africa, America latina, Thailandia che non brillano né per controlli sanitari né devono sottostare a Regolamenti Europei.

L’elevato consumo di insetti in Africa, America latina, Asia e Australia, non è sufficiente a garantire la salubrità di tale pratica alimentare in quanto il rischio derivante dall’impiego degli alimenti dipende da numerosi fattori sia individuali (stato immunitario, flora microbica, abitudini…) sia legati all’esposizione e alle modalità di preparazione.  Inoltre ciò che costituisce un “rischio” accettabile in alcune zone del mondo, può non esserlo in altre. In conclusione continua qui 

12 anni di storia della quinoa nella panificazione italiana Simona Lauri


 Relazione presentata il 27 ottobre 2022 in occasione del Convegno “Gli Pseudocereali; aspetti socioculturali, produzione, consumo e nutrizione umana (quinoa, amaranto e grano saraceno)” – CEREALIA Festival 12 edizione – Roma  Simona Lauri

 Abstract

L’utilizzo della farina di quinoa rappresentò nel 2010, una grande innovazione nel settore della panificazione artigianale italiana. Da allora, l’innovazione non si è fermata, passando da Quite (2010), il primo pane artigianale, realizzato con il 20% di farina di quinoa e madre liquida, ai grandi lievitati fino gli attuali prodotti dolci sfogliati lievitati in cui si lavora quasi in purezza.  Interessantissimo l’impiego in purezza nella linea gluten free e non solo, sia per l’intensità sia per la persistenza delle sue note aromatiche che la rendono oggetto di particolari abbinamenti, soprattutto con cioccolato extra fondente, formaggio stagionato di capra, prodotti affumicati, composte di frutti aciduli. Attualmente, la sperimentazione si è fermata per l’elevatissimo costo della quinoa d’importazione, scelta obbligata per l’esigua produzione sul territorio italiano.

Keyword: quinoa, pane, panificazione, artigianale, lauri, innovazione, storia, italiana.

 1.Introduzione

La quinoa – Chenopodium quinoa – è uno pseudo cereale di elevato valore nutritivo che non contiene prolammine e gliadine; ricco di carboidrati più digeribili, grazie all’elevata attività amilasica, acidi grassi insaturi, fibre solubili e insolubili (cellulosa, pectine ed emicellulosa). Interessante è il contenuto di proteine, amminoacidi essenziali, soprattutto lisina, minerali (potassio, fosforo, calcio, magnesio, sodio, ferro, zinco, rame e manganese) e vitamine (vit. A e caroteni, tutte le vitamine del gruppo B, vit. C, acido folico e vit. E). L’assunzione combinata di lisina e vit. C è di particolare importanza biochimica per l’ottimale funzionalità del collagene. Le caratteristiche nutrizionali abbinate al maggior contenuto di amilopectina, di fibre, di lipasi e proteasi rispetto al frumento la rendono ideale per la realizzazione di prodotti da forno con migliorata shelf life oltre ad un impiego funzionale nella linea gluten free.

 2.Materiali e metodi

Continua qui

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I miei prossimi Corsi Eventi Master di panificazione con e senza glutine novembre 2023. 
Una donna della panificazione tradizionale italiana che non teme confronti con nessuno.
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