venerdì, aprile 01, 2016

Che male c'è? Quotidie Magazine aprile 2016

Quotidie Magazine si è sempre battuta per una corretta e scientifica informazione e fin dall’inizio ha preso posizione su moltissimi argomenti “caldi” come, per esempio, la lotta all’utilizzo dell’ E 153 in arte bianca e segue con estremo interesse la questione della libera circolazione in Europa dell’olio tunisino.  In proposito, qualche collega giornalista, ha scritto: “Beh che male c’è nel permettere l’entrata in Italia di tale olio?”.  Diciamo che sarebbe tutto lecito se non ci fosse una concorrenza sleale di prezzo o se non venisse spacciato per italiano o ancora se non venisse usato come olio di taglio, se ci fosse la certezza dei trattamenti leciti sulle olive sia in campo nei  frantoi, se fossero rispettate le norme igieniche sia nei locali che sui frutti prima della spremitura, che fosse realmente extravergine e non spacciato per tale, ecc. Si appunto, che male c’è? Che male c’è non combattere l’Italian sounding? Che male c’è non battersi per tutelare e difendere le vere aziende Made in Italy, che lavorano materie prime italiane, che rispettano tutte le norme legislative, che tutelano il consumatore perché credono in quello che fanno, quando in Italia abbiamo aziende che utilizzando il marchio “Made in Italy”, quando di “Italy” non c’è assolutamente nulla se non la sede dell’azienda perché tutte le materie prime sono importate dall’estero e si opera sul suolo italiano solo l’ultima fase della lavorazione? Che male c’è permettere l’entrata in Italia di olio spagnolo quando in quella nazione è permesso un trattamento con disinfettante fogliare che in Italia non è usato? Che male c’è permettere l’entrata di grani esteri contaminati da aflatossine o con residui di acaricidi e insetticidi?  Che male c’è?... continua a questo link www.quotidiemagazine.it

Nessun commento: