Il 27 giugno 2025 presso il Palazzo della Regione Veneto a Venezia si è svolta la cerimonia di consegna dei Leoni d'Oro e argento a moltissimi professionisti, autorità, personaggi del mondo della Diplomazia, medicina, sportivi, spettacolo, giornalisti, food ecc.
Pane e Pizza: una vita, una passione.
Panificazione bosina e tradizionale italiana, consulente,maestro,docente,dimostratore e formatore di pane pizza prodotti lievitati per Associazioni,Fiere,Privati,CFP,Scuole Alberghiere, Enti Agenzie ed Aziende. Corsi e dimostrazioni in Italia e estero. Iscritta OTA. Giudice di gara in competizioni nazionali e mondiali. Numerose pubblicazioni tecniche.Autrice n. 4 testi di Arte Bianca. Direttore Quotidie Magazine. Presidente Quite-Alan
mercoledì, luglio 02, 2025
Simona Lauri Fascia Leone d'Oro - Gran Premio Internazionale di Venezia
venerdì, dicembre 13, 2024
Simona Lauri - Lady chef della panificazione - nominata nuovo disciples d' Auguste Escoffier
Martedì 8 ottobre si è tenuto a Palazzo Filangeri Cutò di S. Margherita Belice (AG) il 4 Incontro dell’Association Disciples d’Auguste Escoffier delegazione Sicilia, guidata da Giovanni Montemaggiore avente tra i programmi della giornata la Visita guidata al Palazzo Filangeri Cutò, una tavola rotonda e l’intronizzazione con il battesimo dei nuovi discepoli tra i quali il maestro formatore panificatore artigiano Simona Lauri Lady chef dell’arte bianca di Varese. Il Palazzo fu costruito nel XVII secolo e passò alla nobile famiglia siciliana Filangeri Cutò da cui discendeva direttamente, da parte di madre, Giuseppe Tommasi di Lampedusa, autore dell’opera letteraria “Il Gattopardo”, portato poi sul grande schermo dal regista Lucchino Visconti con Claudia Cardinale, Alain Delon e Burt Lancaster.
Tra I neo 17
discepoli, provenienti dall’Italia e da altri Paesi, che hanno ricevuto
il riconoscimento di appartenenza all' Association Disciples
d'Auguste Escoffier, una sola Lady chef dell'arte bianca, la varesina
Simona Lauri tra l’altro, una settimana dopo, portabandiera del Made in Italy a Roma a Palazzo Valentini in occasione della Maratona
delle Eccellenze organizzata da Ambasciatori DOC Italy presieduta da Tiziana
Sirna.
Alla presenza del sindaco di Santa Margherita di Belìce, Gaspare Viola, degli assessori al Turismo e all'Agricoltura, rispettivamente Deborah Ciaccio e Francesco Santoro,si è svolta la cerimonia d'intronizzazione nello storico palazzo sede del Museo del Gattopardo, unicum di rara bellezza
Grazie agli sponsor: Unione
produttori olio, Conserve Baldo Scalia, Amaro Perollo, Erba del Prof, Pasta
Gaudino, Cantine La Vite, Campo d'Oro, Colombo, Azienda agricola Maggio La
Marca Ficodindia senza spine, Istituto Alberghiero " V.Titone"
di Castelvetrano, la giornata si è conclusa sulle
note evocatrici del famoso "Ballo del Gattopardo" con
i maestri ed alcuni allievi della scuola di danza storica "Imperial
Dance".
Panettoni I furbi e i falsi d'autore Simona Lauri
venerdì, ottobre 25, 2024
Maratona delle Eccellenze Ambasciatori DOC Italy - Palazzo Valentini ROMA
In una cornice caratterizzata da emozioni, riconoscimenti e degustazioni, successo per l’evento “Maratona delle Eccellenze” svoltosi lunedì 14 ottobre 2024 a Roma a Palazzo Valentini. Presso la sede della Città Metropolitana di Roma Capitale è andato in scena uno spettacolo volto a dare spazio all’Italia e al Mondo attraverso il cuore. Organizzato dall’Associazione Nazionale Doc Italy, presieduta da Tiziana Sirna, insieme con l’Associazione Cavalieri di San Silvestro e l’Accademia Ergo Cantemusun grande successo per una manifestazione iniziata a alle ore 15:00, suddivisa in tre momenti e spazi destinati a sapori di qualità per il palato e terminata alle 21:00. “Premio Doc Italy Roma Capitale”, “Premio Doc Italy Relazioni Internazionali” e “La Pace che non c’è”, nella Sala Consiliare “Giorgio Fregosi” la consegna di riconoscimenti e lo sviluppo di confronti si sono susseguiti con un’alternanza perfetta, rivolta a sottolineare le potenzialità complessive della Nazione in tutti gli ambiti creativi della persona. A fare da guida il concetto della “Pace che non c’è”, tema purtroppo di grande attualità, introdotto per l’occasione dalle parole di saluto di Monsignor Luigi Casolini di Sersale, affrontato in dettaglio nella sezione dedicata a società e pianeta; seguito, data la circostanza dal benvenuto espresso dei consiglieri Massimo Ferrarini e Federico Rocca. Nel luogo di massima assise provinciale, la conduzione affidata all’anchorman Antony Peth ha fatto da accompagnamento alla Premiazione con eleganti pergamene e opere realizzate per l'occasione dall’artista Marco Orlandi, figura di riferimento Doc Italy dal 2013. Per il “Premio Doc Italy Roma Capitale”, giunto alla sua 4ᵃ edizione ponendosi come traguardo quello di fare della Città Eterna una “Capitale delle Eccellenze”, le premiazioni hanno visto coinvolte nove personalità, aperte dal tributo a Rodolfo Laganà, attore emblema della romanità. Interrotto a sorpresa dalla comparsa in sala di un altro simbolo local-popolare come “Pizza e Mortazza”, offerta dal Maestro Antonio Spanò, le consegne dei premi sono poi proseguite con: Chiara Giannotti, sommelier e conduttrice televisiva; Emanuele Brandamura, pugile e campione Europeo; Giorgio Meneschincheri, direttore medico del Policlinico Gemelli; Marco Rufini, Chef e Maestro Pizzaiolo; Roberto Ciufoli, comico e attore; Sara Papa, panificatrice e conduttrice di programmi food; Stefano Ferrara, gelatiere visionario e concluse con l’Assessore Alessandro Onorato, primo Politico premiato nella storia di Doc Italy e i suoi 19 Premi A consegnare i Premi due figure di altissimo spessore Diplomatico e Istituzionale, Sua Eccellenza Ambasciatore di Bulgaria Todor Stoyanov, e il Senatore Bartolomeo Amidei. Visita inaspettata ma gradita quella di Luigi Cremona, guru indiscusso nell’organizzazione di eventi nel mondo del gusto e dei suoi grandi maestri, in una platea guidata in termini di presenza ed emozione da figure come: la Maestra Fioretta Mari; la regista Emanuela Metri; la Presidentessa di Ergo Cantemus Luana Frascatelli; il Dottor Daniel Della Seta; il Marchese Emilio Petrini Mansi; la stilista Nayra Laise; il Maestro Sergio Valente. Per il “Relazioni Internazionali” 2 importanti riconoscimenti, il primo per l’Ambasciata Argentina a Roma, con cui Doc Italy collabora da sei anni, ritirato dalla Dott.ssa Vanesa Di Martino Creide, Responsable del ufficio Promozione Turismo e Sport dell’Ambasciata Argentina in Italia; Il secondo “personale” all’Ambasciatore di Bulgaria Stoyanov, giunto al termine del suo mandato istituzionale, nel suo intervento di congedo in cui sottolineando lo stretto rapporto instaurato con l’Associazione guidata da Tiziana Sirna, a sua volta ha consegnato un importante riconoscimento a firma del Primo Ministro Bulgaro Nikolaj Denkov. Un dono in risata è stato offerto da Luigi Nikolas Martini, incredibile TikToker impegnato nel portare avanti un’importantissima battaglia, unita alla scrittura di libri, come quello letto per alcuni passi “A me gnocchi please!”. In ultimo l’intervento dell’Avvocato Domenico Naccari ha posto un focus sull’importanza di Doc Italy, il percorso in salita e gli incredibili successi ottenuti, per chiudere in definita la serata con l’intervento puntuale e motivato del giornalista Marco Di Marzio, che ha saputo sintetizzare la filosofia, il percorso di Doc Italy e l’essenza dell’evento vissuto. A fare da interno del quadro l’assaggio, nella Sala delle Bandiere, di eccellenze prodotte nello Stivale delle Meraviglie, rese fruibili dai Maestri Bruno Brunori, Diego Guglielminetti, Eliseo Leo, Massimo Grillotti, Marinetta Boscarelli, Pasqualino Antoniello, Servito Fuggetti, Simona Lauri, Stefano Paciotti, Tullio Monaldi, Salvatore Pugliese Il tutto, con David, Jimmy, Riky, Ryan e Marty, in completi sartoriali dello stilista Gianluca Mattiozzi, a rendere particolare, accogliente, efficiente ed efficace un’incontro dove Doc Italy ha saputo rinnovare la forza in favore del bello. Simona Lauri - Delegato Maestri del Gusto DOC Italy -ha presentato un viaggio dall'antica Roma ai giorni nostri; dal libum di Catone al pane al farro integrale, serviti rigorosamente con il miele, fino ai giorni nostri attraverso il pane ciriola, giusto connubbio tra l'Antica Roma e l'attualità.
Per vedere tutte le foto dell'evento https://www.associazionenazionaledocitaly.it/site/2024/10/premio-doc-italy-roma-capitale-premio-doc-italy-relazioni-internazionali/?fbclid=IwY2xjawGIi4FleHRuA2FlbQIxMAABHQkzftRbzusDJ-rnw9_jYbTAHrOiOxAgJsxsvh9SWBH5Q_T3RmT2u_8btA_aem_GbzF7un0XKVRes25ToYDVQ
lunedì, agosto 19, 2024
Carta pane e olio EVO. Simona Lauri maestra panificatrice
Il pane rappresenta una specificità territoriale cosi come l'olio extra vergine di oliva EVO.
Un territorio con le sue cultivar e i suoi pani.
L'identità territoriale ha già fatto gli abbinamenti PANE/OLIO per noi e la carta del pane/olio esiste da millenni, basta... guardarsi attorno e informarsi un pochino!
Nessuna innovazione di nessun maestro di turno o inventore del nulla, ma solo rispetto e tutela della nostra identità, storia e tradizioni.
L'intera intervista, rilasciata durante il Convegno Olio e Ristorazione - Olio Officina Food Festival con Luigi Caricato, la potete ascoltare a questo link https://www.youtube.com/watch?v=J2dd7vm8pnc
Simona Lauri delegato DOC Italy per la panificazione
Simona Lauri Delegato DOC Italy per la panificazione confermata per il 2025
Ruolo nato nel 2024 di importanza fondamentale per Doc Italy.
- DELEGATO
- AMBASCIATORE
- MAESTRO
sabato, giugno 22, 2024
Pane e olio EVO l'arte nel piatto Simona Lauri
““Bambini …la merenda è pronta!” chi non si ricorda questa frase gridata dalle nostre mamme quando si giocava nei cortili o nei campi? La risposta molto spesso era: “No, mamma adesso NO… dopo. Ora sto giocando!”
Già… per noi ragazzini di allora (ora
con qualche capello grigio di troppo), la merenda era di solito pane e olio o
pane e cioccolato.
Qualcuno di voi starà inorridendo solo
all’idea, perché il suo nutrizionista info social gli ha detto di eliminare
dalla dieta, pane, grassi, carboidrati e di mangiare solo proteine, fibre
dimenticandosi i principi basilari della Dieta mediterranea già Patrimonio
Culturale e Immateriale dell’umanità dal 2010. Siamo tutti obesi per questo?
Per carità, magari qualcuno lo è diventato per ben altri motivi, ma la nostra
vita era; aria aperta, attività sportiva (gioco, svago, ginnastica) quasi tutto
il pomeriggio, pane e olio con zucchero bianco (oibò!) per qualcuno sale
(doppio oibò!) e cioccolato.“
Questa è stata l’introduzione della
mia relazione, anzi direi delle quattro chiacchere tra amici che ho fatto con
Fabio Bertoni e Luigi Caricato in occasione del Forum Pane e olio, l’abbinata vincente tenutosi all’interno della manifestazione “Olio
e Ristorazione” organizzata e diretta proprio da Luigi Caricato c/o Cascina Cuccagna
a Milano.
In Italia ci sono più di 500 cultivar di olive
che generano oli EVO dai differenti fruttati specifici del territorio e circa
400 specializzazioni territoriali di pane, ciascuno identificativo di storia,
località, provincia, regione. Sono circa 310 le specializzazioni alimentari
territoriali DOP, IGP e STG di cui 15 legate proprio al settore dell’arte
bianca; Piadina romagnola IGP, Coppia ferrarese IGP, focaccia con il formaggio
di Recco IGP, Pane di Matera IGP, Pane di Altamura DOP, pane toscano DOP, pizza
napoletana STG, pane casereccio di Genzano IGP, ecc.
Così come varietà olearie autoctone
come Casaliva, Frantoio, Leccino sono
alcune cultivar della zona del lago di Garda, mentre Taggiasca prettamente
ligure, Coratina, Nociara, Bella di Cerignola, Ogliarola salentina della Puglia
, Biancolilla, Tonda Iblea, Nocellara Etnea, Nocellara del Belice della Sicilia,
solo per citarne alcune.
Parlare di panificazione, pane e olio, vuol dire parlare della storia della gastronomia italiana
risalente ai tempi dei Greci (il primo popolo a creare il pane con le olive) e
poi ripreso dai Romani che hanno sviluppato per primi sia la carta del pane sia
la differente classificazione di farina; quella più bianca da destinare alla
nobiltà e quella sempre più “sporca” riservata al ceto medio fino alla cruscame
per gli schiavi.
Sin dal 7000 a.C. si
hanno tracce della coltivazione dell'ulivo in Siria, in seguito i Fenici lo
diffusero su tutte le coste del Mediterraneo. La coltivazione dell'olivo era praticata
all'interno di società evolute e stabili economicamente e socialmente
(conoscenze botaniche, pratiche agricole, tecniche di lavorazione ecc.) come gli
Etruschi che furono i primi produttori e commercianti di olio. Nel III
sec a.C. vi era già la professione dell’”olivicoltore” cosi come i Greci furono
i primi a introdurre la professione del “ panificatore”.
Dal tempo dei
Romani, gli ulivi hanno
sviluppato caratteristiche di adattamento al luogo di coltivazione.
Tale adattamento ha avviato un miglioramento
genetico della pianta, selezionando le varietà in base alle
condizioni climatiche e agli attacchi parassitari di uno specifico territorio.
L’ulivo è un albero che rimane strettamente legato al proprio luogo d’origine
per secoli e, questa millenaria tradizione, evidenzia la tipicità e i differenti fruttati dell’olio, noti già al tempo dei Romani; olii
sapidi della Sabina e leggeri della Liguria, mentre quelli pesanti
di Spagna e d’Africa erano utilizzati soprattutto per l’illuminazione.
Parlare di fruttato
vuol dire identificare quella sensazione olfattiva, più o meno intensa, che ricorda
nettamente non solo l’oliva fresca, ma diversi sentori; foglia di pomodoro,
pomodoro maturo, carciofo, mandorla, nocciola tostata, erba appena tagliata,
ecc., dipendenti soprattutto dalle cultivar, dalla zona di produzione e dalle
relative condizioni pedo-climatiche, ecc.
Le sensazioni di amaro e di piccante che
si percepiscono all'assaggio sono importanti indicatori di qualità e salubrità;
quanto più l'olio è amaro e piccante, tanto maggiore è il contenuto di composti
fenolici, sostanze anti-ossidanti ecc.
Così come il fruttato, anche le caratteristiche di amaro e
piccante dipendono dalle cultivar delle olive e dalla percentuale nel bland; la
pugliese Coratina è particolarmente nota per l’intensa nota amara, mentre altre
come Dolce di Rossano, Taggiasca sono più dolci e/o dalla nota amara molto
mitigata.
Se la storia
dell’olivicoltura si è modificata nei millenni così la stessa cosa riguarda l’evoluzione delle varietà di frumento;
T. monoscocca sp monoscocca (farro
piccolo) T. turgida sp dicocca (farro
medio e prima specie addomesticata), T.
aestivum sp spelta (farro grande), T.
aestivum sp vulgare (grano tenero) con le rispettive varietà antiche e storiche
e T. turgidum sp durum (grano duro),
presenti sulla Terra già 10 mila anni fa (T.
monococcum sp monococcum) sono la prova di come l’agricoltura fosse simbolo
di stanzialità, commercio, crescita socio-economica e politica dei popoli.
L’olio extravergine d’oliva EVO è decisamente uno dei componenti attrattivi del pane, pizza ecc., cosi come il
pane lo è per l’olio; rappresenta un notevole valore aggiunto sia
nutrizionale/sensoriale sia tecnologico.
PANE e OLIO si prestano a
innumerevoli abbinamenti sia per assonanza
sia per contrasto anche se quelli
meglio riusciti sono sicuramente quelli che identificano i profumi del territorio
locale.
A mio parere, un classico
abbinamento per contrasto è sicuramente
quello tra un olio EVO a fruttato intenso con un pane “ruvido” di segale o con
fibre, lasciate acidificare in madre liquida oppure una pizza con topping acidi
che contrastano la nota di testa amaro piccante dell’olio o ancora un plumcakes
di agrumi con olio siciliano oppure con lamponi e qualche goccia di olio di
Lentisco.
Se poi volessimo fare un altro
abbinamento per contrasto a tre alimenti sceglierei un pane di tipo 0 con
farina di quinoa (40%) abbinato a cioccolato fondente 70% e olio dal fruttato
medio/intenso.
Come abbinamento di assonanza per una pizza gourmet, sceglierei
un topping di radicchio rosso spadellato con olio EVO, peperoncino e noci, scaglie
di Piave e un’emulsione dello stesso olio con miele di castagno.
L’accuratezza di certi studi
qualche volta contrasta con la poca o addirittura scarsa cultura gastronomica
di qualche personaggio social che pensa che l’olio sia tutto uguale, incurante non
solo delle specifiche sensoriali di quello che hanno tra le mani, ma della
differenza tra una mono cultivar, un bland, oppure uno di semi. Già questo è abbastanza grave ma la
situazione peggiora nel momento in cui si assiste a video in cui il personaggio
maestro pizzaiolo di turno prima di infornare la pizza mette a crudo uno strato
di olio EVO (assicurandosi che sia EVO) sulla superficie e poi inforna a
350/450°C.
Una bottiglia di olio non è
solo un prezzo (ora 28 - 30 euro/litro per le DOP) ma cultura, territorio e storia così
come il pane; far raggiungere nell’immediatezza il punto di fumo dell’olio
sulla superficie vuol dire non aver compreso con quale ORO si stia
lavorando.
L’olio sulle pizze, focacce
ecc., va messo dopo la cottura in modo che tutta la preparazione abbia
l’assonanza o il contrasto creato; non capire questo vuol dire non comprendere l’arte
del piatto.
giovedì, giugno 20, 2024
Pane ed eccellenze che portano lustro all'Italia - Simona Lauri
DOC Italy ha omaggiato
l’Ambasciatore e tutti i suoi ospiti con un tour tra i loro “Sapori e Saperi” con piatti della
tradizione bulgara sapientemente eseguiti dagli Ambasciatori del Gusto DOC
Italy con prodotti di nicchia e unici.
A rappresentare l’eccellenza
della panificazione italiana con il “Pane di Tipo 1 con latte fermentato”,
denominato “Rosa Mon Amour” c’era Simona
Lauri di Varese, nonché Maestra
Lievitista Ambasciatore del Gusto
DOC Italy, panificatore artigiano e nipote d’arte, laurea in Scienze e
Tecnologie Alimentari, docente, giudice in campionati nazionali e mondiali di
pane, grandi lievitati e pizza, vanto della panificazione italiana e varesina,
vincitrice di premi e riconoscimenti sia nazionali sia internazionali.
Simona Lauri ha omaggiato S.E.
l’Ambasciatore con una composizione di pane Rosa Mon Amour, pensato e
creato appositamente per l’occasione da lei e da Matteo Beretta de “Il Pasticcione” di S. Vittore Olona (MI) in
segno di condivisione di arte, tradizioni, cultura, scienza, passione e anima
tra i due popoli.
Il Pane italo-bulgaro Rosa
Mon Amour nasce dalla necessità di coniugare sia il colore e la forma
della Rosa Bulgara o Rosa Damascena sia l’aroma estratto dai petali della
preziosissima varietà, tipica della Valle della Rose in Bulgaria, (la cui
fioritura è proprio tra metà maggio e giugno!), con il L. bulgaricus, tanto conosciuto per le sue proprietà probiotiche
nel settore caseario (yogurt, latti fermentati, ecc.) quanto sconosciuto
proprio per la sua origine bulgara, ma soprattutto con l’arte tradizionale
millenaria della panificazione italiana, attraverso le mani sapienti di due
grandi eccellenze artigianali di Varese e di S. Vittore Olona (MI). Il latte fermentato utilizzato è stato creato
anch’esso dai due artigiani, partendo dal L.
bulgaricus (isolato e identificato proprio dal medico
bulgaro Stamen Grigorov proprio
dallo yogurt naturale nel 1905) e S. thermophilus, i cui metabolismi
simbiotici hanno prodotto un latte dalla caratteristica nota dolce, ma con
acidità percepibile all’analisi olfattiva più che a quella gustativa.
In onore di una Terra, la cui
tradizione culinaria in ambito di tipicizzazioni dolci, prevede l’utilizzo del
miele, non potevano esimersi da un abbinamento per contrasto, sapientemente calibrato, con un’altra specialità di
Varese, anch’essa presente con loro in Ambasciata Bulgara; il miele millefiori dell’Apicoltura Gervasini di Varese. Il profilo sensoriale di quel particolare
miele millefiori di Velate, dalla nota vegetale, floreale, canforata,
lievemente legnosa e amara del tiglio/castagno era in perfetta armonia con le note
dolci, acidule, floreali del pane Rosa Mon Amour.
Se Simona Lauri è nipote di tre generazioni di panificatori artigiani
del luinese, Matteo Beretta non è da
meno; ha mosso i primi passi con il padre Pietro più di trentacinque anni fa.
Insieme al giovane Matteo, Pietro frequentava i corsi di aggiornamento per
professionisti organizzati dall’Associazione di categoria (dove ha conosciuto
Simona) e così facendo rafforzava un legame già molto forte tra lui, Matteo e
il pane, inteso come Arte da tramandare
da padre in figlio.
Chiaramente tutte queste
specialità e i loro protagonisti le potete trovare unicamente a S. Vittore Olona (MI) presso il Pasticcione
di Matteo Beretta e il miele c/o Apicoltura
Gervasini a Varese.
Un grande onore e vanto per le
provincie di Varese e di Milano, essere rappresentate da loro e soprattutto
essere presenti a un tal evento dove, grazie a Simona Lauri e Matteo Beretta, hanno potuto far parlare di se
attraverso il pane, le specialità territoriali e l’abilità dei due grandissimi
professionisti.
sabato, giugno 15, 2024
Pane fresco, conservato, surgelato, farina insetti, cibo veleno intervista a Simona Lauri
giovedì, aprile 04, 2024
Arte della panificazione senza glutine Simona Lauri
Farina insetti allergia problematiche sanitarie. Video intervista Simona Lauri FM Nuova Radio Web
Per chi si fosse perso la diretta di Simona Lauri tecnico panificatore docente corsi panificazione consulente aziendale del 12 marzo 2024 ore 21.00 la può trovare qui https://www.youtube.com/watch?v=pvxbIubEovQ con FM Nuova Radio Web e Giuseppe Rovatti. Parliamo con obbiettività delle problematiche, pericoli e allergie che si celano dietro il consumo di insetti e di farina di insetti. Attenzione e massima allerta ai soggetti allergici perché c'è bibliografia internazionale su "Avvelenamento da Istamina" (non interessa più solo i pesci tonno, sgombro e sardine!)
Buon ascolto con Giuseppe Rovatti Servizio Pubblico FM Nuova Radio Web https://www.youtube.com/watch?v=pvxbIubEovQ
Maestra Lievitista panificazione Ambasciatori DOC Italy Simona Lauri
Palazzo Valentini Roma febbraio 2024
domenica, febbraio 11, 2024
Corso Pane pizza focacce: gestione, tecniche, metodiche a confronto e innovazione
Tra i diversi corsi ecco...Finalmente in Emilia Romagna!Ecco il mio prossimo Corso Evento Masterclass Simona Lauri aperto a tutti (professionisti e non) c/o la sede Pavesi Forni Modena il 13 - 14 aprile 2024. Un'occasione unica di formazione professionale per comprendere nei dettagli le differenze tra le metodiche di lavoro, le tecniche di questa arte, la scienza e lavorare insieme a me per realizzare prodotti adatti a tutte le occasione e a tutti i laboratori comprese le cucine di casa. Corso aperto che permetterà di viaggiare tra le differenti specializzazioni italiane di pizza e focacce e dove i protagonisti sarete voi.
ATTENZIONE: posti limitati.
Pizze dolci innovative, pane, pizza al formaggio, Crostoni e crostini, pizza classica, pizza in pala, focaccia genovese, barese, di Recco ecc.Per info e iscrizioni marketing@quotidiemagazine.it