venerdì, dicembre 13, 2024

Simona Lauri - Lady chef della panificazione - nominata nuovo disciples d' Auguste Escoffier

 


Martedì 8 ottobre si è tenuto a Palazzo Filangeri Cutò di S. Margherita Belice (AG) il 4 Incontro dell’Association Disciples d’Auguste Escoffier delegazione Sicilia, guidata da Giovanni Montemaggiore avente tra i programmi della giornata la Visita guidata al Palazzo Filangeri Cutò, una tavola rotonda e l’intronizzazione con il battesimo dei nuovi discepoli tra i quali il maestro formatore panificatore artigiano Simona Lauri  Lady chef dell’arte bianca di Varese. Il Palazzo fu costruito nel XVII secolo e passò alla nobile famiglia siciliana Filangeri Cutò da cui discendeva direttamente, da parte di madre, Giuseppe Tommasi di Lampedusa, autore dell’opera letteraria “Il Gattopardo”, portato poi sul grande schermo dal regista Lucchino Visconti con Claudia Cardinale, Alain Delon e Burt Lancaster.  

 Le eccellenze colturali e culturali di Santa Margherita di Belìce, Terra del Gattopardo, insieme alla tradizione gastronomica del territorio belicino, sono stati gli "ingredienti" del successo del quarto incontro dell' Association Disciples d' Auguste Escoffier- Delegazione  Sicilia- guidata da Giovanni Lorenzo Montemaggiore. Lo splendido scenario di Palazzo Filangeri di Cutò ha ospitato la cerimonia d'intronizzazione. "Ben 17 professionisti dei fornelli di varie categorie- ha detto il presidente Montemaggiore-  hanno ricevuto,  previo “battesimo e giuramento”, l’ambita sciarpa che sigla l'appartenenza ad una delle associazione internazionali più prestigiose nel mondo della cucina e dell’enogastronomia. Si è notato una sincera emozione da parte dei neo discepoli per aver ricevuto  tale importante, tangibile riconoscimento alla loro professionalità, maturata in anni ed anni di dedizione nel non facile lavoro di chi si dedica con passione ed amore a cucinare per gli altri".

Tra I neo  17 discepoli, provenienti dall’Italia e da altri Paesi,  che hanno ricevuto il riconoscimento di appartenenza all' Association  Disciples  d'Auguste Escoffier, una sola Lady chef dell'arte bianca, la varesina Simona Lauri tra l’altro, una settimana dopo,  portabandiera del Made in Italy a Roma a Palazzo Valentini in occasione della Maratona delle Eccellenze organizzata da Ambasciatori DOC Italy presieduta da Tiziana Sirna.

 Insieme a Simona Lauri hanno ottenuto l’ambita sciarpa dei Disciples dello chef Escoffier , lo chef catanese di nascita,  Agostino Tony Villaroel che lavora in Germania, così come il suo collega Enzo Pumila di Caltabellotta che fa lo chef a Mosca. Della provincia laziale, precisamente di Latina è lo chef boulanger Fabio Chialastri , di quella pugliese, precisamente di Vieste è il pastry chef Domenico Maggiore, di quella calabrese, gli chef Francesco Groccia e Giuseppe Mannarino, rispettivamente di Bisignano e di Corigliano-Rossano. Dalla Sicilia invece  i pastry chef  Michele Ciaccio, Angelo Amodei ,Calogero Abruzzo, Angelo Leone, Vincenzo Graffeo, Paolo Mandracchia,  Calogero Fazio, Luciano Vitabile, Salvatore Ferdico e Giuseppe Guccione

Alla presenza del sindaco di Santa Margherita di Belìce, Gaspare Viola, degli assessori al Turismo e all'Agricoltura, rispettivamente Deborah Ciaccio e Francesco Santoro,si è svolta la cerimonia d'intronizzazione  nello storico palazzo sede del Museo del Gattopardo, unicum di rara bellezza

"La promozione dei prodotti enogastronomici identitari del nostro territorio riveste un ruolo fondamentale non solo per valorizzare la nostra tradizione, ma anche- ha detto il primo cittadino Gaspare Viola-  per sostenere lo sviluppo economico e sociale della nostra comunità. I prodotti tipici, frutto della passione e del sapere tramandato di generazione in generazione, rappresentano la nostra storia, la nostra cultura e il nostro legame con la terra. Vanno  di pari passo  con la promozione del turismo di qualità per il nostro territorio. Grazie a tutti coloro che, con il loro lavoro quotidiano, continuano a mantenere vive le nostre tradizioni e a promuoverle con orgoglio e dedizione".

Il talk show svoltosi in mattinata  " L' Association Disciples d'Auguste Escoffier- Delegazione Sicilia- tra le eccellenze agrocolturali, arte e cultura nelle Terre del Gattopardo" ha ospitato  interventi autorevoli di giornalisti  ed esperti nel campo della ristorazione, del turismo enogastronomico e dell'hospitality di qualità sottolineando  il profondo legame tra cibo e territorio quale componente fondamentale del patrimonio culturale. Simona Lauri, chiamata ad essere anche uno dei relatori, ha tenuto un breve intervento sull’obbligo della correttezza scientifica delle informazioni, l’importanza basilare della verifica scientifica delle fonti e la prospettiva futura delle landraces autoctone siciliane a filiera corta nell’ambito della cultura e medicina del cibo.  Da circa vent'anni, Santa Margherita di Belice ospita infatti un evento internazionale, " La Tavola del Gattopardo"  , ambasciatrice dell'identità territoriale  del percorso dei Borghi Genius Loci De.Co.

 "In qualità di Assessore al Turismo, Spettacolo e Promozione Territoriale, - ha detto Deborah Ciaccio- ho puntato tantissimo sullo sviluppo del segmento del Turismo enogastronomico, ottenendo risultati importanti. "La tavola del Gattopardo, grazie all'importante lavoro svolto, ha ottenuto il riconoscimento di Ambasciatrice dell'identità siciliana. Oggi per noi la Cucina del Gattopardo – continua la Ciaccio- si  conferma occasione imperdibile di valorizzazione del territorio attraverso la naturalità delle produzioni agricole autoctone (ficodindia, olio, vino, vastedda, siringate, ecc.), che promuoviamo con  cooking show live che coniugano cucina e letteratura. Il risultato è un intenso racconto dei profumi, e dei sapori della Sicilia, difficili da capire, sconosciuti per chi non ci vive e per chi non li vive, ma di forte appeal".

 Gli studenti e docenti dell'Istituto Alberghiero "Virgilio Titone" di Castelvetrano hanno deliziato l’illustre parterre con  le delizie del territorio belicino tra cui le dolci siringate, prodotto  De. Co. Di Santa Margerita di Belìce, a cura del pastry chef Michele Ciaccio.

Grazie agli sponsor: Unione produttori olio, Conserve Baldo Scalia, Amaro Perollo, Erba del Prof, Pasta Gaudino, Cantine La Vite, Campo d'Oro, Colombo, Azienda agricola Maggio La Marca Ficodindia senza spine, Istituto Alberghiero " V.Titone" di  Castelvetrano, la giornata si è conclusa sulle note evocatrici  del famoso "Ballo del Gattopardo" con  i maestri ed alcuni allievi della scuola di danza storica "Imperial Dance".

 


 

Panettoni I furbi e i falsi d'autore Simona Lauri



venerdì, ottobre 25, 2024

Maratona delle Eccellenze Ambasciatori DOC Italy - Palazzo Valentini ROMA

 


In una cornice caratterizzata da emozioni, riconoscimenti e degustazioni, successo per l’evento “Maratona delle Eccellenze” svoltosi lunedì 14 ottobre 2024 a Roma a Palazzo Valentini. Presso la sede della Città Metropolitana di Roma Capitale è andato in scena uno spettacolo volto a dare spazio all’Italia e al Mondo attraverso il cuore. Organizzato dall’Associazione Nazionale Doc Italy, presieduta da Tiziana Sirna, insieme con l’Associazione Cavalieri di San Silvestro e l’Accademia Ergo Cantemusun grande successo per una manifestazione iniziata a alle ore 15:00, suddivisa in tre momenti e spazi destinati a sapori di qualità per il palato e terminata alle 21:00. “Premio Doc Italy Roma Capitale”, “Premio Doc Italy Relazioni Internazionali” e “La Pace che non c’è”, nella Sala Consiliare “Giorgio Fregosi” la consegna di riconoscimenti e lo sviluppo di confronti si sono susseguiti con un’alternanza perfetta, rivolta a sottolineare le potenzialità complessive della Nazione in tutti gli ambiti creativi della persona. A fare da guida il concetto della “Pace che non c’è”, tema purtroppo di grande attualità, introdotto per l’occasione dalle parole di saluto di Monsignor Luigi Casolini di Sersale, affrontato in dettaglio nella sezione dedicata a società e pianeta; seguito, data la circostanza dal benvenuto espresso dei consiglieri Massimo Ferrarini e Federico Rocca. Nel luogo di massima assise provinciale, la conduzione affidata all’anchorman Antony Peth ha fatto da accompagnamento alla Premiazione con eleganti pergamene e opere realizzate per l'occasione dall’artista Marco Orlandi, figura di riferimento Doc Italy dal 2013. Per il “Premio Doc Italy Roma Capitale”, giunto alla sua 4ᵃ edizione ponendosi come traguardo quello di fare della Città Eterna una “Capitale delle Eccellenze”, le premiazioni hanno visto coinvolte nove personalità, aperte dal tributo a Rodolfo Laganà, attore emblema della romanità. Interrotto a sorpresa dalla comparsa in sala di un altro simbolo local-popolare come “Pizza e Mortazza”, offerta dal Maestro Antonio Spanò, le consegne dei premi sono poi proseguite con: Chiara Giannotti, sommelier e conduttrice televisiva; Emanuele Brandamura, pugile e campione Europeo; Giorgio Meneschincheri, direttore medico del Policlinico Gemelli; Marco Rufini, Chef e Maestro Pizzaiolo; Roberto Ciufoli, comico e attore; Sara Papa, panificatrice e conduttrice di programmi food; Stefano Ferrara, gelatiere visionario e concluse con l’Assessore Alessandro Onorato, primo Politico premiato nella storia di Doc Italy e i suoi 19 Premi A consegnare i Premi due figure di altissimo spessore Diplomatico e Istituzionale, Sua Eccellenza Ambasciatore di Bulgaria Todor Stoyanov, e il Senatore Bartolomeo Amidei. Visita inaspettata ma gradita quella di Luigi Cremona, guru indiscusso nell’organizzazione di eventi nel mondo del gusto e dei suoi grandi maestri, in una platea guidata in termini di presenza ed emozione da figure come: la Maestra Fioretta Mari; la regista Emanuela Metri; la Presidentessa di Ergo Cantemus Luana Frascatelli; il Dottor Daniel Della Seta; il Marchese Emilio Petrini Mansi; la stilista Nayra Laise; il Maestro Sergio Valente. Per il “Relazioni Internazionali” 2 importanti riconoscimenti, il primo per l’Ambasciata Argentina a Roma, con cui Doc Italy collabora da sei anni, ritirato dalla Dott.ssa Vanesa Di Martino Creide, Responsable del ufficio Promozione Turismo e Sport dell’Ambasciata Argentina in Italia; Il secondo “personale” all’Ambasciatore di Bulgaria Stoyanov, giunto al termine del suo mandato istituzionale, nel suo intervento di congedo in cui sottolineando lo stretto rapporto instaurato con l’Associazione guidata da Tiziana Sirna, a sua volta ha consegnato un importante riconoscimento a firma del Primo Ministro Bulgaro Nikolaj Denkov. Un dono in risata è stato offerto da Luigi Nikolas Martini, incredibile TikToker impegnato nel portare avanti un’importantissima battaglia, unita alla scrittura di libri, come quello letto per alcuni passi “A me gnocchi please!”. In ultimo l’intervento dell’Avvocato Domenico Naccari ha posto un focus sull’importanza di Doc Italy, il percorso in salita e gli incredibili successi ottenuti, per chiudere in definita la serata con l’intervento puntuale e motivato del giornalista Marco Di Marzio, che ha saputo sintetizzare la filosofia, il percorso di Doc Italy e l’essenza dell’evento vissuto. A fare da interno del quadro l’assaggio, nella Sala delle Bandiere, di eccellenze prodotte nello Stivale delle Meraviglie, rese fruibili dai Maestri Bruno Brunori, Diego Guglielminetti, Eliseo Leo, Massimo Grillotti, Marinetta Boscarelli, Pasqualino Antoniello, Servito Fuggetti, Simona Lauri, Stefano Paciotti, Tullio Monaldi, Salvatore Pugliese Il tutto, con David, Jimmy, Riky, Ryan e Marty, in completi sartoriali dello stilista Gianluca Mattiozzi, a rendere particolare, accogliente, efficiente ed efficace un’incontro dove Doc Italy ha saputo rinnovare la forza in favore del bello. Simona Lauri - Delegato Maestri del Gusto DOC Italy -ha presentato un viaggio dall'antica Roma ai giorni nostri; dal libum di Catone al pane al farro  integrale, serviti rigorosamente con il miele, fino ai giorni nostri attraverso il pane ciriola, giusto connubbio tra l'Antica Roma e l'attualità.


 

 

Per vedere tutte le foto dell'evento https://www.associazionenazionaledocitaly.it/site/2024/10/premio-doc-italy-roma-capitale-premio-doc-italy-relazioni-internazionali/?fbclid=IwY2xjawGIi4FleHRuA2FlbQIxMAABHQkzftRbzusDJ-rnw9_jYbTAHrOiOxAgJsxsvh9SWBH5Q_T3RmT2u_8btA_aem_GbzF7un0XKVRes25ToYDVQ


lunedì, agosto 19, 2024

Carta pane e olio EVO. Simona Lauri maestra panificatrice


Il pane rappresenta una specificità territoriale cosi come l'olio extra vergine di oliva EVO

Un territorio con le sue cultivar e i suoi pani.

L'identità territoriale ha già fatto gli abbinamenti PANE/OLIO per noi e la carta del pane/olio esiste da millenni, basta... guardarsi attorno e informarsi un pochino! 

Nessuna innovazione di nessun maestro di turno o inventore del nulla, ma solo rispetto e tutela della nostra identità, storia e tradizioni.   

L'intera intervista, rilasciata durante il Convegno Olio e Ristorazione - Olio Officina Food Festival con Luigi Caricato, la potete ascoltare a questo link https://www.youtube.com/watch?v=J2dd7vm8pnc

Simona Lauri delegato DOC Italy per la panificazione

                                                            


Simona Lauri Delegato DOC Italy per la panificazione confermata per il 2025

Ruolo nato nel 2024 di importanza fondamentale per Doc Italy.

I Delegati Doc Italy hanno il compito di:
- Supportare il proprio settore o territorio di competenza
- Confrontarsi con colleghi e conoscere personaggi di grande spessore "guru del proprio comparto" al fine di valutarne la conformità tra fama e fatti, lo spessore umano e i modi, AL FINE DI SEGNALARLI AL DIRETTIVO .
- Monitorare i Maestri e gli Ambasciatori in carica

Un punto di riferimento per l'organizzazione, un professionista al servizio dell'associazione.

Tutti i Delegati sono anche Ambasciatori e Maestri Doc Italy, come tutti gli Ambasciatori sono anche Maestri Del Gusto Doc Italy
PIRAMIDE DOC ITALY:
  • DELEGATO
  • AMBASCIATORE
  • MAESTRO

sabato, giugno 22, 2024

Pane e olio EVO l'arte nel piatto Simona Lauri

 


““Bambini …la merenda è pronta!”
chi non si ricorda questa frase gridata dalle nostre mamme quando si giocava nei cortili o nei campi? La risposta molto spesso era: “No, mamma adesso NO… dopo. Ora sto giocando!”

Già… per noi ragazzini di allora (ora con qualche capello grigio di troppo), la merenda era di solito pane e olio o pane e cioccolato.

Qualcuno di voi starà inorridendo solo all’idea, perché il suo nutrizionista info social gli ha detto di eliminare dalla dieta, pane, grassi, carboidrati e di mangiare solo proteine, fibre dimenticandosi i principi basilari della Dieta mediterranea già Patrimonio Culturale e Immateriale dell’umanità dal 2010. Siamo tutti obesi per questo? Per carità, magari qualcuno lo è diventato per ben altri motivi, ma la nostra vita era; aria aperta, attività sportiva (gioco, svago, ginnastica) quasi tutto il pomeriggio, pane e olio con zucchero bianco (oibò!) per qualcuno sale (doppio oibò!) e cioccolato.“

Questa è stata l’introduzione della mia relazione, anzi direi delle quattro chiacchere tra amici che ho fatto con Fabio Bertoni e Luigi Caricato in occasione del Forum Pane e olio, l’abbinata vincente  tenutosi all’interno della manifestazione “Olio e Ristorazione” organizzata e diretta proprio da Luigi Caricato c/o Cascina Cuccagna a Milano.

 In Italia ci sono più di 500 cultivar di olive che generano oli EVO dai differenti fruttati specifici del territorio e circa 400 specializzazioni territoriali di pane, ciascuno identificativo di storia, località, provincia, regione. Sono circa 310 le specializzazioni alimentari territoriali DOP, IGP e STG di cui 15 legate proprio al settore dell’arte bianca; Piadina romagnola IGP, Coppia ferrarese IGP, focaccia con il formaggio di Recco IGP, Pane di Matera IGP, Pane di Altamura DOP, pane toscano DOP, pizza napoletana STG, pane casereccio di Genzano IGP, ecc.

Così come varietà olearie autoctone come Casaliva, Frantoio, Leccino  sono alcune cultivar della zona del lago di Garda, mentre Taggiasca prettamente ligure, Coratina, Nociara, Bella di Cerignola, Ogliarola salentina della Puglia , Biancolilla, Tonda Iblea, Nocellara Etnea, Nocellara del Belice della Sicilia, solo per citarne alcune.

Parlare di panificazionepane e olio, vuol dire parlare della storia della gastronomia italiana risalente ai tempi dei Greci (il primo popolo a creare il pane con le olive) e poi ripreso dai Romani che hanno sviluppato per primi sia la carta del pane sia la differente classificazione di farina; quella più bianca da destinare alla nobiltà e quella sempre più “sporca” riservata al ceto medio fino alla cruscame per gli schiavi. 

Sin dal 7000 a.C. si hanno tracce della coltivazione dell'ulivo in Siria, in seguito i Fenici lo diffusero su tutte le coste del Mediterraneo. La coltivazione dell'olivo era praticata all'interno di società evolute e stabili economicamente e socialmente (conoscenze botaniche, pratiche agricole, tecniche di lavorazione ecc.) come gli Etruschi che furono i primi produttori e commercianti di olio. Nel III sec a.C. vi era già la professione dell’”olivicoltore” cosi come i Greci furono i primi a introdurre la professione del “ panificatore”.

Dal tempo dei Romani, gli ulivi hanno sviluppato caratteristiche di adattamento al luogo di coltivazione. Tale adattamento ha avviato un miglioramento genetico della pianta, selezionando le varietà in base alle condizioni climatiche e agli attacchi parassitari di uno specifico territorio. L’ulivo è un albero che rimane strettamente legato al proprio luogo d’origine per secoli e, questa millenaria tradizione, evidenzia la tipicità e i differenti fruttati dell’olio, noti già al tempo dei Romani; olii sapidi della Sabina e leggeri della Liguria, mentre quelli pesanti di Spagna e d’Africa erano utilizzati soprattutto per l’illuminazione.

Parlare di fruttato vuol dire identificare quella sensazione olfattiva, più o meno intensa, che ricorda nettamente non solo l’oliva fresca, ma diversi sentori; foglia di pomodoro, pomodoro maturo, carciofo, mandorla, nocciola tostata, erba appena tagliata, ecc., dipendenti soprattutto dalle cultivar, dalla zona di produzione e dalle relative condizioni pedo-climatiche, ecc.

Le sensazioni di amaro e di piccante che si percepiscono all'assaggio sono importanti indicatori di qualità e salubrità; quanto più l'olio è amaro e piccante, tanto maggiore è il contenuto di composti fenolici, sostanze anti-ossidanti ecc.

Così come il fruttato, anche le caratteristiche di amaro e piccante dipendono dalle cultivar delle olive e dalla percentuale nel bland; la pugliese Coratina è particolarmente nota per l’intensa nota amara, mentre altre come Dolce di Rossano, Taggiasca sono più dolci e/o dalla nota amara molto mitigata.

Se la storia dell’olivicoltura si è modificata nei millenni così la stessa cosa  riguarda l’evoluzione delle varietà di frumento; T. monoscocca sp monoscocca (farro piccolo) T. turgida sp dicocca (farro medio e prima specie addomesticata), T. aestivum sp spelta (farro grande), T. aestivum sp vulgare (grano tenero) con le rispettive varietà antiche e storiche e T. turgidum sp durum (grano duro), presenti sulla Terra già 10 mila anni fa (T. monococcum sp monococcum) sono la prova di come l’agricoltura fosse simbolo di stanzialità, commercio, crescita socio-economica e politica dei popoli.

L’olio extravergine d’oliva EVO è decisamente uno dei componenti attrattivi del pane, pizza ecc., cosi come il pane lo è per l’olio; rappresenta un notevole valore aggiunto sia nutrizionale/sensoriale sia tecnologico.

PANE e OLIO si prestano a innumerevoli abbinamenti sia per assonanza sia per contrasto anche se quelli meglio riusciti sono sicuramente quelli che identificano i profumi del territorio locale.

A mio parere, un classico abbinamento per contrasto è sicuramente quello tra un olio EVO a fruttato intenso con un pane “ruvido” di segale o con fibre, lasciate acidificare in madre liquida oppure una pizza con topping acidi che contrastano la nota di testa amaro piccante dell’olio o ancora un plumcakes di agrumi con olio siciliano oppure con lamponi e qualche goccia di olio di Lentisco.

Se poi volessimo fare un altro abbinamento per contrasto a tre alimenti sceglierei un pane di tipo 0 con farina di quinoa (40%) abbinato a cioccolato fondente 70% e olio dal fruttato medio/intenso.

Come abbinamento di assonanza per una pizza gourmet, sceglierei un topping di radicchio rosso spadellato con olio EVO, peperoncino e noci, scaglie di Piave e un’emulsione dello stesso olio con miele di castagno.

L’accuratezza di certi studi qualche volta contrasta con la poca o addirittura scarsa cultura gastronomica di qualche personaggio social che pensa che l’olio sia tutto uguale, incurante non solo delle specifiche sensoriali di quello che hanno tra le mani, ma della differenza tra una mono cultivar, un bland, oppure uno di semi.  Già questo è abbastanza grave ma la situazione peggiora nel momento in cui si assiste a video in cui il personaggio maestro pizzaiolo di turno prima di infornare la pizza mette a crudo uno strato di olio EVO (assicurandosi che sia EVO) sulla superficie e poi inforna a 350/450°C.

Una bottiglia di olio non è solo un prezzo (ora 28 - 30 euro/litro per le DOP) ma cultura, territorio e storia così come il pane; far raggiungere nell’immediatezza il punto di fumo dell’olio sulla superficie vuol dire non aver compreso con quale ORO si stia lavorando. 

L’olio sulle pizze, focacce ecc., va messo dopo la cottura in modo che tutta la preparazione abbia l’assonanza o il contrasto creato; non capire questo vuol dire non comprendere l’arte del piatto.

 

 

giovedì, giugno 20, 2024

Pane ed eccellenze che portano lustro all'Italia - Simona Lauri

 





Il Pane e le Eccellenze che fanno parlare di sé portando lustro alla città e alla nazione.

 I Colori dell’Anima TRA ARTE E DIPLOMAZIA, progetto a cura della Pres. DOC Italy Tiziana Sirna, il Presidente dei Cavalieri di San Silvestro Mons. Luigi Casolini di Sersale, dell’Avv. Domenico Naccari Pres. Della Fondazione CRE, del Maestro Marco Orlandi e del Cons. Fabrizio Santori, Vice Presidente della Commissione Roma Capitale si è svolta il 17 giugno 2024 nella meravigliosa cornice dell’Ambasciata della Bulgaria a Roma; grazie alla collaborazione tra DOC Italy e l’Ambasciata di Bulgaria a Roma, l’ambasciatore S.E. Todor Stoyanov ha aperto le porte dell’Ambasciata e ha ospitato l’Italia e le sue Eccellenze.

DOC Italy ha omaggiato l’Ambasciatore e tutti i suoi ospiti con un tour tra i loro “Sapori e Saperi” con piatti della tradizione bulgara sapientemente eseguiti dagli Ambasciatori del Gusto DOC Italy con prodotti di nicchia e unici.


A rappresentare l’eccellenza della panificazione italiana con il “Pane di Tipo 1 con latte fermentato”, denominato “Rosa Mon Amour” c’era Simona Lauri di Varese, nonché Maestra Lievitista Ambasciatore del Gusto DOC Italy, panificatore artigiano e nipote d’arte, laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari, docente, giudice in campionati nazionali e mondiali di pane, grandi lievitati e pizza, vanto della panificazione italiana e varesina, vincitrice di premi e riconoscimenti sia nazionali sia internazionali. 

Simona Lauri ha omaggiato S.E. l’Ambasciatore con una composizione di pane Rosa Mon Amour, pensato e creato appositamente per l’occasione da lei e da Matteo Beretta de “Il Pasticcione” di S. Vittore Olona (MI) in segno di condivisione di arte, tradizioni, cultura, scienza, passione e anima tra i due popoli.

Il Pane italo-bulgaro Rosa Mon Amour nasce dalla necessità di coniugare sia il colore e la forma della Rosa Bulgara o Rosa Damascena sia l’aroma estratto dai petali della preziosissima varietà, tipica della Valle della Rose in Bulgaria, (la cui fioritura è proprio tra metà maggio e giugno!), con il L. bulgaricus, tanto conosciuto per le sue proprietà probiotiche nel settore caseario (yogurt, latti fermentati, ecc.) quanto sconosciuto proprio per la sua origine bulgara, ma soprattutto con l’arte tradizionale millenaria della panificazione italiana, attraverso le mani sapienti di due grandi eccellenze artigianali di Varese e di S. Vittore Olona (MI).  Il latte fermentato utilizzato è stato creato anch’esso dai due artigiani, partendo dal L. bulgaricus (isolato e identificato proprio dal medico bulgaro Stamen Grigorov proprio dallo yogurt naturale nel 1905) e S. thermophilus, i cui metabolismi simbiotici hanno prodotto un latte dalla caratteristica nota dolce, ma con acidità percepibile all’analisi olfattiva più che a quella gustativa.

In onore di una Terra, la cui tradizione culinaria in ambito di tipicizzazioni dolci, prevede l’utilizzo del miele, non potevano esimersi da un abbinamento per contrasto, sapientemente calibrato, con un’altra specialità di Varese, anch’essa presente con loro in Ambasciata Bulgara; il miele millefiori dell’Apicoltura Gervasini di Varese.  Il profilo sensoriale di quel particolare miele millefiori di Velate, dalla nota vegetale, floreale, canforata, lievemente legnosa e amara del tiglio/castagno era in perfetta armonia con le note dolci, acidule, floreali del pane Rosa Mon Amour.

Se Simona Lauri è nipote di tre generazioni di panificatori artigiani del luinese, Matteo Beretta non è da meno; ha mosso i primi passi con il padre Pietro più di trentacinque anni fa. Insieme al giovane Matteo, Pietro frequentava i corsi di aggiornamento per professionisti organizzati dall’Associazione di categoria (dove ha conosciuto Simona) e così facendo rafforzava un legame già molto forte tra lui, Matteo e il pane, inteso come Arte da tramandare da padre in figlio.

Chiaramente tutte queste specialità e i loro protagonisti le potete trovare unicamente a S. Vittore Olona (MI) presso il Pasticcione di Matteo Beretta e il miele c/o Apicoltura Gervasini a Varese.

Un grande onore e vanto per le provincie di Varese e di Milano, essere rappresentate da loro e soprattutto essere presenti a un tal evento dove, grazie a Simona Lauri e Matteo Beretta, hanno potuto far parlare di se attraverso il pane, le specialità territoriali e l’abilità dei due grandissimi professionisti.

https://www.varesenews.it/2024/07/il-pane-rosa-mon-amour-della-varesina-simona-lauri-protagonista-nellambasciata-bulgara/1978509/

 

 

 

sabato, giugno 15, 2024

Pane fresco, conservato, surgelato, farina insetti, cibo veleno intervista a Simona Lauri


Ho preparato una piccola scaletta degli argomenti, per chi si fosse perso la puntata di martedi 21 maggio, dell'Intervista fatta da Giuseppe Rovatti per la rubrica Servizio Pubblico FM Nuova Radio Web a Simona Lauri docente insegnante consulente panificatore artigiano giudice di gara maestro esperto di arte bianca panificazione. Pane fresco dal minuto 6.10 a 12.55, pane speciale da 13.00 a 16.00, corretta etichettatura e tutela consumatore da 16.17 a 18.19, denominazioni di fantasia 18.59 a 21.54, farina di grillo 21.53 a 24.0, fake veleno 26.55 a 28.22 dal 50.05 al 53.00, farine integrale e macinazione dal 28.37 a 32.05 dal 1.01.55 al 1.02.49, fornai disonesti dal 32.31 al 36.40, pane di una volta dal 37.14 al 43.46, pizzerie codici ATECO dal 46.50 al 47.00, consumo di pane 1.02.50 al 1.07, grani antichi 1.1106 al 1.17.25, cracker e sostituti del pane 1.18.02 al 1.20.22, farina 1vs 00 dal 1.21.48 al 1.25.47, dieta dal minuto 1.29.49 al 1.31. Potete ascoltare a questo link
Attendo i vostri commenti. Buona giornata.

giovedì, aprile 04, 2024

Arte della panificazione senza glutine Simona Lauri











Quando anche il senza glutine è Arte. Miscele appositamente studiate con sfarinati ad elevato quantitativo di fibre e tecniche di lavoro uniche che permettono di realizzare prodotti salutari senza gomma di guar, gomma xanthan, senza metil propil cellulosa, senza CMC ma solo SALUTE e BENESSERE allo stato puro. 
L'arte della panificazione e pasticceria senza glutine "senza" by Simona Lauri. Corsi eventi e consulenza 

Farina insetti allergia problematiche sanitarie. Video intervista Simona Lauri FM Nuova Radio Web

 



Per chi si fosse perso la diretta di Simona Lauri tecnico panificatore docente corsi panificazione consulente aziendale del 12 marzo 2024 ore 21.00 la può trovare qui https://www.youtube.com/watch?v=pvxbIubEovQ con FM Nuova Radio Web e Giuseppe Rovatti. Parliamo con obbiettività delle problematiche, pericoli e allergie che si celano dietro il consumo di insetti e di farina di insetti. Attenzione e massima allerta ai soggetti allergici perché c'è bibliografia internazionale su "Avvelenamento da Istamina" (non interessa più solo i pesci tonno, sgombro e sardine!)

Buon ascolto con Giuseppe Rovatti Servizio Pubblico FM Nuova Radio Web https://www.youtube.com/watch?v=pvxbIubEovQ

Maestra Lievitista panificazione Ambasciatori DOC Italy Simona Lauri

 Palazzo Valentini Roma febbraio 2024








Simona Lauri docente di panificazione in diverse realtà italiane ed estere, consulente aziendale, giudice in campionati mondiali di pane e pizza, corsi in Italia e all'estero, maestro formatore internazionale di Alta Formazione, panificatore artigiano, autore di diversi testi .
Investitura come Maestro Lievitista panificazione Ambasciatore DOC Italy DocItaly Maestri Eccellenze
Gli ambasciatori Doc Italy sono stati insigniti di questo ruolo per il loro Amor Patrio, per la passione, la dedizione, l’impegno con cui svolgono il proprio lavoro “ognuno nel settore di sua competenza”.
La loro Mission è svolta istintivamente essendo loro MODELLI di comportamento caratterizzati da straordinarie carriere, altissimo spessore e grande umiltà.
Un esempio per noi tutti e la speranza per un futuro pregno d’ ECCELLENZA.
La loro Etica, la loro Morale, l’attaccamento ai propri territori e le loro tradizioni li porta “NATURALMENTE” con le loro vite a promuovere il Made in Italy, le sue Eccellenze e la propria identità Nazionale
Il ruolo di “Ambasciatore Doc Italy per” nasce per dare valore e merito a quelle figure “SIMBOLO” che con il loro operato contribuiscono alla crescita dell’immagine e della notorietà dell’Italia mettendo in pratica azioni volte alla valorizzazione del patrimonio Italiano, le Arti e i mestieri.
Valorizzare il Nostro Stivale delle Meraviglie significa anche connettere tecnologia e storia locale, cultura produttiva e ambiente, infrastrutture e gusto del luogo; significa renderla più manifesta, più conosciuta, anche più solida e compiuta; significa considerarla come un deposito di valori, gli ambasciatori Doc Italy lo fanno istintivamente operando ognuno nella suo settore di competenza

domenica, febbraio 11, 2024

Corso Pane pizza focacce: gestione, tecniche, metodiche a confronto e innovazione

 

Tra i diversi corsi ecco...Finalmente in Emilia Romagna!
Ecco il mio prossimo Corso Evento Masterclass Simona Lauri aperto a tutti (professionisti e non) c/o la sede Pavesi Forni Modena il 13 - 14 aprile 2024. Un'occasione unica di formazione professionale per comprendere nei dettagli le differenze tra le metodiche di lavoro, le tecniche di questa arte, la scienza e lavorare insieme a me per realizzare prodotti adatti a tutte le occasione e a tutti i laboratori comprese le cucine di casa. Corso aperto che permetterà di viaggiare tra le differenti specializzazioni italiane di pizza e focacce e dove i protagonisti sarete voi.

 

ATTENZIONE:  posti limitati. 

 

Pizze dolci innovative, pane, pizza al formaggio, Crostoni e crostini, pizza classica, pizza in pala, focaccia genovese, barese, di Recco ecc. 

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sabato, gennaio 06, 2024

Panettoni frodi legalità claim etichettatura vendita in nero codici ATECO

 
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Sempre in un ambito di etichettatura, oltre al D.M.17 maggio 2017, le norme trasversali che regolamentano tale obbligo legislativo sono Reg UE 1169/11 e il D.Lgs. 116/2020. Solo a questo punto una non conformità legale relativa alla sola etichetta è sanzionata dal D. Lgs 231/17, dal D.Lgs. 206/2005 e può essere verbalizzata da Ispettori ICQRF, AGCM e da TUTTE le autorità di controllo e ispezione applicando la procedura prevista dalla Legge 689/81. Quindi, ricapitolando, solo per la corretta etichettatura, occorre rispettare obbligatoriamente due norme europee e una nazionale.
Un altro punto di verifica riguarda l’utilizzo delle indicazioni nutrizionali e sulla salute (claim); possono essere utilizzati solamente le indicazioni nutrizionali riportate nell’allegato del Reg Ce 1924/06 e rigorosamente in italiano se i prodotti sono commercializzati in Italia (art.15 Reg Ue 1169/11). E’ comunque facoltà di replicare l’etichetta in più lingue ma l’italiano è obbligatorio per l’Italia.
Pertanto gli attuali claim, tanto diffusi sui social quanto modaioli, come LOW CARB, HIGH PROTEIN, HI PRO, SLOW CARB cosi come sono scritti e riportati non sono ammessi (decreto sanzionatorio D.Lgs 27/17) per nessun prodotto soprattutto per prodotti dolciari in cui si utilizza il termine “Panettone”
Passiamo poi al secondo punto... 
Passiamo poi al secondo punto; Sicuri che tutti i professionisti possano produrre e vendere i panettoni, il pane, ecc.? Sicuri che i pizzaioli, chef, ristoratori nelle rispettive pizzerie, pizzerie d’asporto, ristoranti li possano produrre e vendere, nonostante si continui a vedere foto di panettoni nei locali più assurdi, persino librerie e tutti si vantino di tali produzioni?... Tratto da " La legalità questa sconosciuta" https://www.pieronuciari.it/wp/la-legalita-questa-sconosciuta/