Panificazione bosina e tradizionale italiana, consulente,maestro,docente,dimostratore e formatore di pane pizza prodotti lievitati per Associazioni,Fiere,Privati,CFP,Scuole Alberghiere, Enti Agenzie ed Aziende. Corsi e dimostrazioni in Italia e estero. Iscritta OTA. Giudice di gara in competizioni nazionali e mondiali. Numerose pubblicazioni tecniche.Autrice n. 4 testi di Arte Bianca. Direttore Quotidie Magazine. Presidente Quite-Alan
venerdì, gennaio 18, 2019
Pane fresco, conservato: chiarezza o confusione?
In occasione della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale 269 del 19/11/18 del Decreto Interministeriale n. 131 del 1° ottobre 2018 “Regolamento recante disciplina della denominazione di “panificio”, di “pane fresco” e dell’adozione della dicitura di “pane conservato” si sono espresse tante perplessità per la lungaggine burocratica (12 anni) dell’approvazione del Decreto riguardo a un argomento e settore che, di fatto, sono proprio il nostro “pane quotidiano”. 12 anni per emanare un decreto attuativo di una norma del 2006. Su quest’argomento Valeria Balboni, biologa, giornalista e collaboratore de Il Fatto Alimentare e il Corriere della Sera ha intervistato il nostro Direttore Simona Lauri tecnologa alimentare, consulente, panificatore artigiano ed esperto tecnico del settore specifico per diverse associazioni di categoria. Risponde a questo link previa registrazione gratuita e dopo logIN http://www.quotidiemagazine.it/argomenti/liberi-di-mangiare
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